Chiese, Palazzi e Musei

a cura del Prof. Pierdamiano Mazza

 

Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta in CieloRione Castello

                                  Basilica Cattedrale

La Basilica Cattedrale, eretta canonicamente ab immemorabili, fu costruita dopo il terremoto del 21 febbraio 1743, al posto della Cattedrale romanica ormai pericolante. Nel 1750 per ordine del vescovo Castrese Scaja, su progetto di Giustino Lombardi fu iniziata la costruzione, conclusa nel 1756 e consacrata dal vescovo Francesco De Los Rejes. La facciata è in carparo locale ed è divisa in tre ordini verticali divisi da lesene ed è ripartita in due ordini orizzontali divisi da una finta balaustra. La parte centrale presenta l’ingresso principale e un superbo finestrone. La facciata si conclude con un timpano con volute. L’interno è ripartito in tre navate. La navata centrale incrociandosi con il transetto alza una snella cupola. Sotto la navata centrale c’è la “cripta dei vescovi”. Il presbiterio ospita un bellissimo altare maggiore e gli stalli capitolari. Le navate laterali ospitano varie cappelle, ornate con pregevoli quadri settecenteschi. Il transetto ha due cappelle che ospitano l’altare del patrono San Barsanofio e l’altare dei compatroni, i Santi Medici Cosimo, Damiano, Antimo, Leonzio ed Euprepio. È definita la “San Pietro in piccolo” per la disposizione degli spazi. Nel 1992 è stata elevata a Basilica Minore Pontificia per volere di Giovanni Paolo II. Attraverso la Cappella del Battistero si accede all’Oratorio dell’Arciconfraternita della Morte ed alla “cripta delle mummie”, dove si trovano esposti i cadaveri dei confratelli dell’Arciconfraternita stessa.

Chiesa di San Francesco d’Assisi – Rione Lama

IMG 5182

La chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi, che la tradizione vuole fondata dal Santo, in origine era una chiesa basiliana dedicata alla Vergine di Costantinopoli. Ricostruita nel XV secolo, fu completamente ricostruita in epoca barocca. All’interno sono ospitate le reliquie del Beato Francesco da Durazzo. Accanto vi è il Giardino di San Francesco, dove vi è il pozzo scavato dal Serafico d’Assisi e l’aranceto di cetrangoli da lui piantato. Notevoli tele e simulacri di santi decorano le cappelle della chiesa recentemente restaurata. Ospita l’importante evento culturale del Premio Letterario Internazionale “Il Pozzo e l’Arancio”. Fu eretta parrocchia dall’Amministratore Apostolico della Diocesi di Oria e Arcivescovo di Taranto F. Bernardi nel 1947.

Chiesa di San Domenico di Guzman – Rione San Basilio

                                     IMG 0713

La chiesa parrocchiale di San Domenico risale al 1572 e fu eretta dai Padri Predicatori Domenicani che giunsero in Oria nel 1282. La chiesa, modificata nel XVIII secolo è stata recentemente restaurata. L’interno è a pianta di croce latina è contiene varie opere di alto interesse artistico. Fu eretta parrocchia dall’Amministratore Apostolico della Diocesi di Oria e Arcivescovo di Taranto F. Bernardi nel 1947.

Chiesa di San Francesco di PaolaRione Giudea

Chiesa San Francesco di Paolo Confraternita SFrancesco di Paola

La chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola era in origine un piccolo tempio e risale al XVI, quando fu affidata ai Padri Paolotti. L’attuale chiesa fu edificata nel 1580 sulla cripta di San Barsanofio dove si conserva il sacello che dall’890 al 1170, conservò le reliquie del santo. Qui i vescovi di Oria, vestono i paramenti sacri nel loro ingresso in diocesi. Di notevole pregio sono un Presepe e una Madonna con Bambino. Fu eretta parrocchia dall’Amministratore Apostolico della Diocesi di Oria e Arcivescovo di Taranto F. Bernardi nel 1947.

Chiesa di San Giovanni Battista – Rione Castello

IMG 5317

La chiesa, annessa all’antico convento dei Celestini (demolito nel 1912 e sostituito con una scuola), risale al 1850, sulle rovine della chiesa quattrocentesca edificata per volere di Filippa da Cosenza. La chiesa, già conbasilica, è stata sconsacrata ed adibita ad auditorium. Presenta interessanti resti dell’epoca originaria.

Chiesa di San Benedetto e Convento delle Figlie del Divino Zelo – Rione Castello

Chiesa San Benedetto

La chiesa, intitolata alla Madonna del Ponte, è un tempio che venne costruito al 1850 per volere del vicario capitolare Cosimo Lombardi, sulle rovine di una chiesetta antichissima. Le linee strutturali echeggiano le costruzioni della moderne sinagoghe. L’annesso convento, medievalmente di san Barbato e poi della Benedettine Cassinesi è ora occupato della Figlie del Divino Zelo. Fu costruito nel XVII sull’area del convento medievale fatto erigere da Costanza, moglie di Boemondo Normanno.

Chiesa di San Sebastiano – Rione San Basilio

IMG 5333

La chiesetta, di piccole dimensioni e monocellulare, sconsacrata è proprietà di privati. Sotto vi sono cripte dei secoli IX-XI non più praticabili. La sopraelevazione originaria è di epoca normanna, XII secolo, ma la struttura odierna è del XV secolo e riassume influenze catalane e romaniche. La facciata è ornata da particolari decorazioni. All’interno vi sono degli affreschi purtroppo rovinati.

Santuario di Sant’Antonio da Padova e Convento dei Padri Rogazionisti – Rione San Basilio

                          IMG 5175

Nacque originariamente come cripta di San Mauro e della Vergine del Melograno. Il complesso fu poi affidato agli Alcantarini, che introdussero il culto di San Pasquale. La facciata barocca, fu progettata dall’oritano Francesco Milizia. Il complesso ospita i Padri Rogazionisti, fondati da Sant’Annibale di Francia, i quali sostengono opere caritatevoli per orfani. Nel 1947 la chiesa fu eretta santuario in onore di Sant’Antonio da Padova. Sottostante vi è la cripta basiliana di San Mauro.

Santuario di San Cosimo alla Macchia – Rione San Basilio

Santuario San Cosimo

Situato a cinque chilometri dall’abitato, il santuario è il centro religioso più importante del mezzogiorno. In origine era una chiesetta basiliana, poi ampliata. La facciata, ha sulla sommità una statua del Redentore. L’interno è a tre navate ed è stato recentemente restaurato. È dedicato ai Santi Medici Cosimo, Damiano, Antimo, Leonzio ed Euprepio, festeggiati il quinto giovedì dopo Pasqua. Nel complesso vi è il Museo Etnografico più ricco d’Italia, il Giardino Zoologico edificato nel 1963, aree di ristoro e sosta per i pellegrini ed il Centro Polivalente Diocesano CE. SO. CU. SPI. Il Santuario è annualmente visitato da migliaia di pellegrini.

Chiese Rupestri, Edicole Votive e Cappelle Cittadine

Chiesa di San Lorenzo   chiesa madonna scala 1  Chiesa Madonna di Gallana

Il territorio oritano è ricco di testimonianze rupestri e di arte considerata “minore”. Tra le chiese rupestri spicca la Chiesa della Madonna di Gallana (Rione Lama), posta a circa cinque chilometri dalla città sulla Via Appia. Il tempio, antichissimo, ha influenze arabe, bizantine e locali. Le origini, oscure, vogliono che sia stata fondata da Galerana, moglie di Carlo Magno. Nelle vicinanze c’è un leggendario tesoro mai trovato. Nel 1980 è stato dichiarato Monumento Nazionale. Di notevole interesse è anche la Chiesa della Madonna della Scala (Rione San Basilio), sita sulle rovine dell’antica chiesa-eremo basiliano di Sant’Ustino, le origini, antichissime anche queste, si perdono nelle leggende. Viene poi la Chiesa di San Lorenzo Martire (Rione Lama), anticamente della Madonna delle Grazie, sita a pochi chilometri dalla città verso nord. Da qui i vescovi di Oria partivano su un cavallo bianco per poi recarsi alla chiesa di San Francesco di Paola, per prendere possesso canonico della diocesi. Tra le cappelle cittadine, si sa che erano patronati di privati o enti, come la chiesetta di Sant’Antonio Abate (Rione Castello), la chiesetta di Santa Maria al Tempio (Rione Castello), la chiesetta dell’Annunziata (Rione Lama), la chiesetta di San Biagio (Rione Castello) e quella di Santa Lucia (Rione Giudea), che arricchiscono il centro storico. A far da decoro al centro storico ci sono anche le edicole votive, dipinti o immagini incastonate tra le pareti delle vie come gioielli.

Palazzo Vescovile – Rione Castello

                               IMG 5328

Sorto sull’antica Acropoli Messapica contiene la famosissime “Stanze del Vescovo” oggetto di studi specialistici e di notevole livello affrescate dal raffaelliano Pellegrino Tibaldi. È il risultato di tre costruzioni erette in tre epoche diverse, ma comunque il complesso è cinquecentesco (1564-1570) e fu voluto dal vescovo Gian Carlo Bovio. Collegato con la Basilica Cattedrale tramite un passaggio interno, è considerato la dimora vescovile più bella della Puglia. Ospita il Museo Diocesano e la Biblioteca Diocesana.

Palazzo MartiniRione Castello

IMG 5187

È il più bello dei palazzi oritani. In barocco salentino fu edificato nel pieno del XVIII secolo e fu commissionato dal potente Gesuita oritano e Confessore della Regina di Spagna Giuseppe N. Carbone, anche conosciuto come “l’Abate Carbone”. Permutato il 13 novembre 1933 dalla famiglia Martini-Carissimo ed il Comune con il Castello – diroccato dopo il ciclone del 1897 – ha ospitato la Sede Municipale sino al 1985. Ora è sede di incontri diplomatici, mostre, esposizioni ed incontri culturali di ogni genere.

Palazzo dei Missionari –  Rione Castello

Palazzo dei Missionari

È una grandiosa costruzione, costruita tra il 1744 ed il 1750 per volere di Andrea II Imperiali. Ha ospitato i Missionari Vincenziani, tra cui il Vescovo Apostolo dell’Abissinia, San Giustino De Jacobis, canonizzato nel 1975 e che visse in Oria per alcuni anni. Adibito nella II Guerra Mondiale a carcere Mandamentale, dopo essere stato riaffidato ai Vincenziani ora ospita il Seminario Vescovile di antica storia e gloriosa tradizione ed il Centro Pastorale Interparrocchiale.

Il Sedile Rione Castello

org

Il palazzo, considerato simbolo della centralissima P.za Manfredi ha pianta quadrata e fu edificato grazie al sindaco Nicola Martini ed al Marchese di Oria, Francavilla e Casalnuovo Michele III Imperiali. Antica sede del Decurionato era anche detto “Seggio dei Nobili”. Di epoca barocca, presenta alla sommità centrato su una snella cimasa un orologio ed ai lati le statue dell’Arcivescovo Cardinale San Carlo Borromeo e dell’Anacoreta Patrono di Oria San Barsanofio Abate. Ha già ospitato l’Ufficio di Polizia Municipale ed ora è sede distaccata della Pro Loco.

Torre Palomba o Carnara – Rione Castello

Torre Palombara Oria

E’ una torre cilindrica, avanzo dell’antica fortificazione della cittadella messapica cositutita da ben 19 torri risalenti al 1000 a.C. Ossario nel XVIII secolo, rinforzata nel tempo ora è addossata alla Basilica Cattedrale e vi funge da contrafforte.

Porte Cittadine

IMG 0683 IMG 0675

Le Porte Cittadine attualmente sono due, la Porta Manfredi, detta anche Porta Lecce o Porta degli Spagnoli (perché da qui entrarono gli Spagnoli guidati da Pedro de Paz nel 1504 dopo un lungo assedio) e la Porta degli Ebrei, detta anche Porta Taranto o Porta Piazzella. Sino al 1899 esisteva la terza porta, Porta Lama, detta anche Porta Brindisi. La Porta Manfredi, si trova a confine tra piazza Manfredi e piazza Lorch, delimitando il confine tra il Rione Castello ed il Rione San Basilio. Era sormontata da tre statue, due delle quali cadute durante il ciclone del 1897 ed un’altra rimossa nel 1958 perché pericolante. Vi erano anche tre stemmi: quello della Città di Oria, quello della famiglia Imperiali e quello della Provincia di Terra d’Otranto.

La seconda porta, Porta degli Ebrei, è così detta perché rappresentava l’accesso al ghetto ebraico. Costruita attorno al 1000, fu rifatta dopo il 1433. Ha tre stemmi che la ornano ed una statua della Madonna cinquecentesca sulla sommità. La terza porta, Porta Lama, danneggiata dal ciclone del 1897, fu rimossa due anni dopo perché pericolosissima. Era a confine del Rione Castello e del Rione Lama. Aveva sopra un’alta colonna che sosteneva una statua della Madonna Immacolata, ora conservata nel Giardino di San Francesco.

Parco Montalbano –  Rione Castello

oria il castello 04

Situato ai piedi del Castello Svevo, fu trasformato in vero e proprio parco ricchissimo di vegetazione ben curata nel XVIII secolo. Passato in proprietà alla famiglia Salerno-Mele, fu poi ceduto alla Curia Vescovile che negli anni attorno nel decennio 1970-80 lo vendette al Comune. Dotato di meravigliose passeggiate panoramiche e di un laghetto svettante tra la rigogliosa vegetazione, ospita nel suo Chiostro incontri culturali e di spettacolo.

Cimitero Monumentale – Rione Lama

Edificato dopo la legge dell’11 marzo 1817 che prevedeva luoghi di sepoltura fuori dall’abitato, contiene delle monumentali cappelle e costruzioni funerarie. Recentemente ampliato, accoglie di fronte al suo ingresso il Parco delle Rimembranze.

Ghetto Ebraico – Rione Giudea

Il ghetto ebraico oritano fu importantissimo in tutto il Mediterraneo e secondo la cronaca di Ahima’az ben Paltiel fu il centro più importante di tutta la Puglia. La colonia pare si sia insediata con quindici famiglie originarie nel IX secolo. Originari del ghetto oritano furono il Maestro di Misteri Shefatiah ben Amittai, l’astronomo Hananel, il visir d’Egitto Paltiel ed il più grande farmacologo del tempo Shabbatai ben Abraham Donnolo. Dell’epoca è rimasta la struttura urbanistica. La sinagoga è ora adibita a civile abitazione e fuori dalle mura antiche pare vi fosse un cimitero.