Diocesi di Oria, Il 24 Aprile la Cerimonia di insediamento del Tribunale per la causa di Beatificazione di Mons. Alberico Semeraro

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Dopo il documento pubblicato circa un mese fa, che ha sancito l’avvio della causa e che avrà come postulatore della causa stessa Don Andrea Casarano, il 24 Aprile p.v. ci sarà invece la Cerimonia di insediamento del Tribunale per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Mons. Alberico Semeraro, originario di Martina Franca e già Vescovo Senza titolo1 della Diocesi di Oria. Il programma dell’evento, che si svolgerà nella Basilica Cattedrale, prevede dopo i saluti del Sindaco di Oria Maria Lucia Carone e dell’attuale Vescovo di Oria S.E. Mons. Vincenzo Pisanello, gli interventi del Postulatore Don Andrea Casarano, della Superiora Generale delle Oblate di Nazareth, Madre Immacolata Carrozzo, e dell’Arcivescovo e autore del libro “Il Pastore mite“, S.E. Mons. Francesco Gioia. Inoltre durante l’evento ci sarà la Benedizione della targa intestata a “Alberico Semeraro – Servo di Dio – Vescovo“.

Biografia di Mons. Alberico Semeraro

Alberico Semeraro, nacque a Martina Franca il 19 gennaio 1903. Nel 1917 entrò nel Seminario Romano Maggiore, conseguì la Laurea in filosofia e teologia e la Licenza in Diritto Canonico. Fu ordinato Sacerdote l’11 aprile 1925. Esercitò il ministero sacerdotale a Taranto: prima nel Seminario Arcivescovile e poi nella Parrocchia del Carmine, che divenne il centro motore delle varie associazioni diocesane, soprattutto l’Azione Cattolica, gli Scouts, gli Universitari ed i Laureati Cattolici. Il 1° maggio 1947 fu nominato Vescovo di Oria, dove durante i suoi 31 anni di governò realizzò molte opere sia sul piano materiale (trasformò, tra l’altro, la piccola chiesetta di S. Cosimo alla Macchia in un imponente Santuario; costruì 21 parrocchie nuove con le relative case canoniche), che spirituale (curò con impegno la formazione del Clero e dei fedeli alla luce del Concilio Ecumenico Vaticano II, a cui prese parte attiva). Nel suo ministero episcopale sopportò con serenità molte incomprensioni. Fu fondatore delle Suore “Oblate di Nazareth”. Le volle chiamare “Oblate” nel senso della liturgia, ossia “offerte” a Dio, esse si dedicano al servizio dei fratelli durante tutto l’arco della vita umana: da bambini nelle scuole, da giovani e adulti nelle parrocchie, da anziani nelle Case di riposo. Oggi operano in Italia, in India, in Nigeria e in Brasile. Morì a Francavilla Fontana il 24 Maggio 2000, per poi essere sepolto nella cripta della Cappella delle Oblate di Nazareth in contrada Lanzo a Martina Franca, dove il suo corpo si trova ancora oggi.