Oria: Avvistata la Processionaria tra le strade e le campagne della città. I rischi per animali e uomo. Ecco cosa fare

Processionaria wikimedia commons

E’ stata avvistata nelle ultime settimane, e le segnalazioni sono state tante, la temibile Processionaria, un artropode appartenente all’ordine dei lepidotteri, sviluppatosi ancor di più negli ultimi anni anche in Italia, a causa del clima eccessivamente caldo e che ha portato e continua a portare ad invasioni di questo animale in numerose città. Gli esemplari giovani di processionaria del pino si presentano come larve di lunghezza compresa fra i 3 e i 4 centimetri. Queste larve sono ricoperte da una serie di peli urticanti che si possono staccare facilmente in seguito al contatto con l’animale, ma che possono essere facilmente staccati e trasportati anche dal vento. Entrando nella fase adulta, invece, la processionaria subisce una metamorfosi e si trasforma in una sorta di falena, la cui vita è piuttosto breve (pochi giorni). Negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio allarme “processionaria del pino” a causa del moltiplicarsi di questi lepidotteri e per i conseguenti gravi danni apportati alla vegetazione, ma anche all’uomo e agli animali. Nel dettaglio, l’allarme è stato particolarmente sentito per i numerosi casi di morte verificatisi in diversi animali entrati in contatto con le larve di questo animale.

Come comportarsi in caso di Avvistamento e/o Contatto con la Processionaria?

Vista la possibile pericolosità della processionaria per l’uomo e gli animali, i più inesperti in materia potrebbero reagire in maniera errata in caso di avvistamento e/o contatto con l’animale. La maggior parte delle persone, infatti, potrebbe essere portata a uccidere le larve di processionaria, magari pestandole, senza pensare che, invece, un simile comportamento non può far altro che peggiorare la situazione, favorendo ulteriormente il disperdersi dei peli urticanti. Difatti, questi peli possono rimanere attaccati alla suola della scarpa o agli abiti con il rischio di entrarvi in contatto in un secondo momento e/o con il rischio di diffonderli in casa o altrove.

Di seguito, perciò, sono riportati alcuni consigli utili circa il comportamento da tenere in caso di avvistamento e/o contatto con le larve di processionaria:

  • In caso di avvistamento della processione di larve o anche di un singolo esemplare di processionaria, NON prendere alcuna iniziativa, ma avvisare subito gli organi competenti (autorità comunali, forze dell’ordine, ecc.) che interverranno nella maniera più consona per risolvere il problema.
  • In caso di contatto con i peli urticanti di processionaria, lavare subito l’area interessata e recarsi dal medico o nel più vicino pronto soccorso.
  • In caso di ingestione/inalazione di peli urticanti di processionaria da parte di un cane, è necessario intervenire immediatamente lavando le aree interessate dal contatto con una soluzione di acqua e bicarbonato (indossando dei guanti in lattice), in maniera tale da allontanare la sostanza urticante dall’animale. Dopodiché portare immediatamente il cane dal veterinario, dove riceverà tutte le cure del caso.
  • Se si avvistano larve di processionaria NON eliminarle attraverso metodi fai da te dai risultati controproducenti, come lo schiacciamento o la combustione. Incendiare o calpestare le larve o i nidi, infatti, non può in alcun modo garantire l’eliminazione dei peli. Anzi, al contrario, i peli delle larve possono diffondersi anche se l’animale è morto, così come possono potenzialmente diffondersi nell’ambiente anche durante un’eventuale combustione. Pertanto, in caso di avvistamento di processionaria, rinnoviamo l’invito a rivolgersi agli organi competenti.

Possibili pericoli per l’uomo

La processionaria non è dannosa solo per il mondo vegetale, ma anche e soprattutto per il mondo animale. I peli urticanti della processionaria, infatti, si separano facilmente dal dorso dell’animale, o per contatto diretto, o per contatto indiretto, trasportati semplicemente dal vento. I peli urticanti possiedono una conformazione fisica tale da facilitarne l’aderenza a pelle, mucose e abiti. Il contatto della pelle con i peli della processionaria provoca un’immediata reazione cutanea che si manifesta come un’eritema papauloso associato a doloreprurito e rossore. Nei casi più gravi si potrebbe assistere anche alla comparsa di vescicole o bolle. Analogamente, se i peli entrano in contatto con le mucose, scatenano un’immediata reazione irritativa e infiammatoria. Ad esempio, in caso di contatto oculare si manifesta una congiuntivite; se poi i peli riescono a penetrare in profondità nell’occhio, vi è il rischio d’insorgenza di una grave infiammazione che – se non trattata – può portare addirittura alla cecità. Il quadro sintomatologico si complica e si aggrava nel caso in cui i peli urticanti della processionaria vengano ingeriti o inalati. In caso di ingestione, infatti, si assisterà alla comparsa di una grave infiammazione della bocca e della mucosa gastroenterica associata a aumento della salivazionevomito e dolore addominale. In caso di inalazione, invece, si assisterà all’irritazione e all’infiammazione delle vie respiratorie con comparsa di starnutimal di goladifficoltà di deglutizione e difficoltà respiratorie dovute a broncospasmo. Negli individui particolarmente sensibili e predisposti, il contatto con i peli della processionaria può causare lo shock anafilattico, una gravissima reazione allergica che si può manifestare con sintomi quali orticariaedemaipotensione, difficoltà respiratorie, vertigini e perdita di coscienza. Nei casi più gravi, lo shock anafilattico può condurre anche alla morte.

Possibili pericoli per gli animali

I peli urticanti della processionaria del pino così come di altri tipi di processionaria sono dannosi tanto per l’uomo quanto per gli animali. In questi ultimi in particolare, vi è un elevato rischio di contatto con le mucose, ingestione e/o inalazione. Più nel dettaglio, il rischio di ingestione o inalazione dei peli urticanti è particolarmente elevato in animali come cani, gatti e cavalli che, annusando il suolo o brucando l’erba, possono inavvertitamente inalare/ingerire i suddetti peli con conseguenze dai risvolti potenzialmente tragici. Nel caso di ingestione della processionaria da parte di un cane, il primo ed evidente sintomo è rappresentato dall’abbondante e improvvisa salvazione, seguita dal rigonfiamento della lingua che può portare addirittura al soffocamento. A causa della violenta infiammazione, se non s’interviene prontamente, i tessuti che compongono la lingua possono andare incontro a necrosi, con conseguente perdita di porzioni della stessa. Altri sintomi dell’avvenuto contatto con la processionaria sono la febbre, la perdita di vivacità, il rifiuto del cibo e la comparsa di vomito e diarrea emorragica. In caso di inalazione, fenomeni simili si possono verificare a livello del naso e della sua mucosa, associati a difficoltà respiratorie. Risulta, pertanto, chiara l’importanza di rivolgersi immediatamente al proprio veterinario o a un pronto soccorso veterinario in caso di contatto con la processionaria, accertato o presunto che sia.

La lotta alla processionaria in Italia è obbligatoria per legge (D.M. del 30/10/2007) in tutte le aree in cui la presenza del lepidottero minaccia seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e in tutte le zone in cui può rappresentare un rischio per la salute umana e per la salute degli animali.

(Fonte Mypersonal trainer.it – Randi)