Oria: Oggi la tradizionale “Scinnuta dei Sacri Misteri” del Mercoledì Santo

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La processione dei Misteri del Mercoledì Santo di Oria è un unicum nelle tradizioni della Settimana Santa del Salento. Ma anche questa, come la “Scinnuta ti Cristu” dei giovedì quaresimali, è un rito nato dalla necessità e divenuto tradizione per volontà popolare. In effetti, essa altro non è che l’ultima scinnuta, questa volta senza rientro, del simulacro del Cristo morto che verrà portato in processione la notte del venerdì. Essa viene anticipata al Mercoledì per ragioni logistiche, poiché il giovedì la cattedrale è utilizzata per i riti crismali, celebrati del vescovo, e dal successivo pellegrinaggio agli altari della reposizione, più noto come la visita ai sepolcri.
Questa processione ha acquistato nel tempo un significato e un importanza particolari sia perché è l’ultima manifestazione esterna prima dell’inizio del triduo pasquale vero e IMG 1550proprio, sia per la maggiore intensità con cui è vissuta dal popolo, rispetto alle precedenti.

Il tradizionale corteo con la lettiga del Cristo morto si arricchisce di spettacolarità per la presenza dei simulacri dei Misteri e della Vergine Addolorata oltre che per l’afflusso dei fedeli che lo seguono. Infatti, il loro numero risulta raddoppiato per la presenza di

turisti ma soprattutto oritani, non residenti, che anticipano le vacanze pasquali pur di non mancare questo appuntamento.
In passato come adesso, sia pur in forma meno eclatante, la processione è preceduta dall’asta per accaparrarsi l’onore di portare a spalle i simulacri dei Misteri, esclusa la lettiga di Cristo morto. Prima l’asta avveniva sulla scalinata delle Benedettine, da una diecina  d’anni invece, essa si tiene all’interno dell’Oratorio della Morte e la presenza di chi, per devozione o per voto, intende partecipare è più seria e meno esposta alla curiosità. Anche se il tragitto dal Monastero delle Benedettine a

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lla Basilica Cattedrale è breve, sono tanti i momenti di grande commozione che sí creano con l’arrivo, attraverso l’arco del vescovato, delle statue in piazza cattedrale, quando drappi e veli che ricoprono i simulacri di Cristo morto e della Vergine Addolorata sembrano quasi animarsi alle folate di vento che sempre investono il luogo, per la sua posizione alta e aperta.
Il fascino scenografico della piazza, la partecipazione corale, lo stridore delle raganelle, le note delle marce eseguite dalla banda locale, tutto concorre a creare una particolare atmosfera, carica di suggestioni visive ed emozionali che difficilmente il tempo rimuove.
Bibliografia e testi dal libro “A Oria Cristu Scenni di Giovedì” del Prof. Pino Malva.