Alla base delle più comuni malattie che oggi colpiscono il bambino spesso ci sono alcuni errori che si commettono in maniera inconsapevole ma che alla lunga possono provocare danni piuttosto seri. Molte possono esordire in età pediatrica, mentre in passato sono state appannaggio esclusivamente dell’età adulta: l’obesità in età infantile è tra le più comuni. Se vostro figlio è in sovrappeso probabilmente ha scarsa autostima e un rapporto difficile con il cibo; inoltre è esposto maggiormente al rischio di malattie importanti come il diabete di tipo II. Come sapere se nostro figlio è sovrappeso o obeso? Per i bambini, il BMI (la misura standard dell’obesità negli adulti, ossia la relazione tra il peso in chilogrammi e il quadrato dell’altezza) viene convertito in centili, in base a dati di riferimento basati su sesso ed età. Se riconoscete tra i fattori scatenanti l’eccessivo consumo di dolci, poniamo l’attenzione sulle principali cause e le possibili soluzioni.
– Va sempre in cerca di dolci? Limitate l’acquisto di dolci e dolciumi.
-Gli viene fame perché passa troppo tempo tra un pasto principale e l’altro? Intervallate i pasti con spuntini alla frutta, yogurt e merende a base di cereali; in questo modo arriverà senza problemi ai pasti principali. –
-Ha preso il vizio di consumare dolci davanti alla tv, al pc o ai videogiochi? Proponete attività fisiche all’aria aperta o coinvolgeteli nella realizzazione di lavoretti creativi che stimolino la manualità.
– In casa di amichetti e parenti non riesce a controllarsi? Stabilite con lui la quantità massima di dolci da consumare nell’arco di una settimana. Ha forse qualche problema interiore e si rifugia nei dolci per nascondere il disagio? Cercate di instaurare un dialogo aperto con lui affinché si senta più sicuro del vostro supporto e della vostra comprensione.
Come per gli adulti, inoltre, sempre più indizi lasciano pensare che i principali responsabili alimentari del peso in eccesso e dell’obesità siano gli zuccheri e non i grassi. I carboidrati provocano infatti bruschi innalzamenti del livello di glucosio nel sangue e lo zucchero in eccesso viene poi immagazzinato come grasso.
Fattori di rischio per l’obesità :
Uno o entrambi i genitori obesi Basso livello socio-economico familiare; Eccesso di peso della donna in gravidanza; Peso alla nascita troppo alto o basso ; Rapida crescita ponderale nei primi mesi ; Tempo passato davanti alla tv e quindi scarsa attività fisica; Consumo di bevande dolci
L’alimentazione è alla base della nostra salute ed è fondamentale soprattutto durante l’infanzia. Bisogna da subito porre le basi per un corpo in ottima salute, per questo i bambini devono seguire uno stile di vita sano e muoversi, che sia durante il gioco o con lo sport. Soprattutto, a ogni fase di crescita corrispondono opportune esigenze nutrizionali che però devono garantire un sano apporto di alimenti di qualità. L’attenzione deve sempre rimanere alta sul tipo di grassi, di zuccheri e la presenza di additivi, conservanti, coloranti e pesticidi. Le prime esperienze con il cibo si hanno in famiglia o con i coetanei (scuola, amici) e avranno un ruolo fondamentale sui gusti e sulle scelte alimentari dell’età adulta. Il momento del pasto deve svolgersi in maniera rilassata e senza fretta, solo così il rapporto con il cibo sarà piacevole. La buona educazione a tavola Spesso l’alimentazione dei nostri bambini è tutt’altro che salutare e in controtendenza a ciò che dovrebbero mangiare: consumano pochi alimenti di origine vegetale e legumi a scapito di alimenti tutt’altro che salutari. Regole e consuetudini solitamente sono importanti anche nella sfera alimentare e per questo vengono applicati gli stessi criteri educativi.
Come riuscire a compiere una piccola rivoluzione, nel contesto familiare e scolastico, delle loro abitudini alimentari?
I buoni comportamenti vanno impartiti in modo costante e con pazienza, trasmettendo l’interesse e il rispetto per il cibo, oltre al piacere di condividerlo tutti insieme. Il rapporto con gli alimenti, la loro manipolazione, il momento dei pasti, lo stabilire le preferenze dovrebbero essere avvolti da un’atmosfera accogliente, positiva e intima. Al contrario, mangiare in termini di imposizioni non genera la sana abitudine, ma consuetudini alterate e innaturali. I bambini ci imitano I bambini osservano molto i genitori e li imitano, il buon esempio è l’arma principale da adottare. Se vedranno mamma e papà stare composti e mangiare correttamente, ringraziando se ci si passa un piatto, impareranno a fare lo stesso. L’apprendimento, in questo caso dell’uso corretto delle posate, richiederà del tempo per i più piccoli, ma con un po’ di perseveranza si riuscirà ad allenare la loro manualità. Spiegare loro come fare sarà necessario. Tuttavia se non volessero imitarci, non tentennare: in questo caso forzarli sarebbe controproducente. La fantasia è il nostro maggiore alleato: la presentazione del piatto gioca infatti un ruolo chiave per convincere i piccoli ad adottare buone abitudini. Offrire loro piatti piacevoli alla vista costituisce un modo efficace per fargli consumare anche le verdure meno gradite. Aiutiamoci col gioco: provate a comporre faccine, animali, biciclette col cibo e i bambini si divertiranno come matti a mangiarli. Preferire sempre le verdure crude, ricche di sostanze nutritive che con la cottura vanno in parte perse. Una corretta alimentazione unita al sano movimento sono il risultato e non la premessa del cambiamento: quindi noi genitori in primis dobbiamo sollecitare le buone abitudini. Fateci caso, i nostri figli avranno la possibilità di adottare abitudini virtuose con la stessa facilità con cui si impadroniscono di quelle errate.
Esempi di un rapporto scorretto con il cibo
-Mangiare in ogni momento e mangiare in modo distratto (davanti alla tv)
-Considerare la cucina di casa meno appetitosa e rifiutare il cibo senza averlo assaggiato (magari perché di colore verde)
-Associare a ogni evento positivo il cibo (ricompensa per aver fatto i compiti, o il bravo)
– Non svolgere altre attività durante il pasto
-Stimolare la manipolazione del cibo durante la preparazione dei pasti e spiegare cosa si mangia (coltura, provenienza)
Se vi rispecchiate nella maggior parte delle errate abitudini, così come accade in moltissime famiglie, è necessario che il cambiamento verso uno stile di vita sano riguardi noi e poi i bambini. Far mangiare i nostri figli in maniera sana è possibile, i risultati da aspettarci saranno di riduzione dello stress e del senso d’impotenza; tuttavia le soluzioni durature e significative si riscontreranno dopo un periodo più esteso del previsto.
Bambini in cucina?
Ottima idea! Per una corretta alimentazione è utile coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti. Come procedere? Primo passo: proporre loro di cucinare insieme e con fantasia un piatto che non gradiscono particolarmente.
Secondo passo: coinvolgerli nell’acquisto degli ingredienti che serviranno per la realizzazione del piatto. Terzo passo: preparare con loro il piano di lavoro, ricordandogli di lavare le mani prima di iniziare. Lasciare dunque che si occupino dei passaggi più semplici sotto la vostra supervisione, lasciando campo libero alla loro fantasia nella presentazione che si vuole dare al piatto.
Quali benefici ottengono i bambini da questa esperienza? Accettano di mangiare con piacere ciò che hanno preparato con le loro mani, diventando meno diffidenti rispetto a certi alimenti. Sperimentano una certa libertà sull’accostamento di diversi ingredienti. Instaurano un rapporto di complicità con i genitori favorendo l’autostima.
Rubrica a cura della Dott.ssa Ilenia Di Bella, Biologa Nutrizionista
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