Le emozioni sono una componente essenziale della nostra esperienza umana, influenzando profondamente il nostro comportamento, le nostre decisioni e il nostro benessere generale. Tuttavia, il modo in cui interagiamo con le nostre emozioni può variare notevolmente, e non sempre ci permette di ascoltarle, comprenderle e integrarle efficacemente nella nostra vita. In questo articolo, esploreremo vari meccanismi disfunzionali che possono alterare il nostro mondo emozionale, insieme a strategie positive per un contatto emotivo sano e costruttivo.
Al lettore quindi verranno raccontate alcuni dei principali meccanismi di distanziamento dalla propria emotività:
L’evitamento è una strategia comune utilizzata per sfuggire alle emozioni spiacevoli. Le persone che adottano questo meccanismo possono evitare momenti di introspezione, rifiutarsi di parlare o pensare a situazioni dolorose e negare il contatto con se stesse. Questo comportamento, consapevole o inconsapevole, impedisce di affrontare le emozioni negative, le quali tendono ad amplificarsi nel tempo se non vengono riconosciute e gestite adeguatamente.
La soppressione emotiva è un tentativo intenzionale di evitare certe emozioni. Le persone che ricorrono a questa strategia spesso sminuiscono ciò che provano e negano l’impatto di certe esperienze, anche quando è evidente che queste hanno un effetto significativo su di loro. La soppressione può portare a un’accumulazione di emozioni non elaborate, causando a lungo termine un forte stress.
La ruminazione è una forma di iper-focalizzazione sui propri pensieri e preoccupazioni. Chi ruminare tende a pensare in modo ripetitivo agli eventi passati, cercando di analizzarli e comprenderli, ma senza giungere a soluzioni concrete. Questo meccanismo può diventare una forma di auto-tortura mentale, in cui si resta intrappolati in un ciclo infinito di pensieri negativi che amplificano il disagio emotivo.
Il rimuginio è simile alla ruminazione, ma si concentra su preoccupazioni future. Chi rimugina tende a immaginare scenari futuri negativi e a preoccuparsi di come affrontarli. Questo comportamento, sebbene sembri una preparazione al peggio, in realtà porta a una spirale di ansia e pensieri negativi, senza offrire soluzioni concrete o rassicuranti.
Oltre ai meccanismi disfunzionali, esistono diverse modalità per entrare in contatto positivamente con le proprie emozioni. Sviluppare un rapporto sano con il proprio mondo emozionale richiede consapevolezza, accettazione e strategie efficaci. Un percorso psicologico può essere di grande aiuto nel guidare le persone verso queste modalità. La terapia offre, infatti, uno spazio sicuro per esplorare le proprie emozioni, comprendere i propri schemi di pensiero e imparare nuove modalità di interazione con il proprio mondo emozionale.
Imparare a conoscere e riconoscere la propria emotività permette di raggiungere gradi di consapevolezza essenziali, raggiugendo un’espressione emotiva che è fondamentale per un sano equilibrio psicologico. Ascoltare la propria emotività porta ad imparare a trattarsi con la stessa gentilezza e comprensione che riserveremmo a un amico in difficoltà.
Entrare in contatto con le proprie emozioni è un processo complesso che richiede consapevolezza e impegno. Evitare, sopprimere, ruminare e rimuginare sono meccanismi che possono distorcere la nostra esperienza emotiva e compromettere il nostro benessere. Al contrario, sviluppare consapevolezza, espressione emotiva, auto-compassione e affidarsi a un percorso psicologico può aiutarci a creare un rapporto più sano e costruttivo con le nostre emozioni, migliorando la qualità della nostra vita.
Dott. Giuseppe Cinieri, psicologo clinico e della salute presso Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Adulti, giovani adulti e adolescenti.