Rubrica Salute e Benessere: Fake news, cosa hanno a che fare con l’empatia?

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Nell’era digitale, le notizie sono caratterizzate da rapidità, multimedialità e interazione. Con un clic, gli utenti possono accedere a informazioni su eventi che accadono in tutto il mondo. Questo flusso continuo di informazioni, però, non solo informa, ma può anche rafforzare pregiudizi nascosti e consolidare specifici modi di approcciarsi alle cose. Negli ultimi anni, l’uso di Internet e dei social media è cresciuto esponenzialmente. In Cina, entro dicembre 2022, il numero di utenti di Internet ha raggiunto il record di 1.067 miliardi. Le piattaforme social, sono diventate non solo fonti di intrattenimento, ma anche i canali principali sul quale le persone si informano. Di conseguenza, la fiducia che si dà alle notizie online è diventata una questione sociale di grande importanza.

Alcuni studi hanno dimostrato che le diverse caratteristiche delle notizie e le differenze individuali di chi ne è esposto influenzano la percezione sulla loro credibilità, rendendole più o meno credibili. La ricerca ha dimostrato che ritrovarsi di fronte ad una fonte più credibile e una maggiore familiarità con il contenuto che viene espresso aumenta la percezione di veridicità della notizia. Allo stesso modo, i tratti personali, come la personalità, lo stile di pensiero, l’alfabetizzazione funzionale e mediatica possono influenzare il modo in cui una notizia è percepita.

Un aspetto meno esplorato ma cruciale rispetto alla credenza delle notizie online è il ruolo dell’empatia. L’empatia, in psicologia, è definita come la capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri. Esistono due componenti principali dell’empatia: l’empatia cognitiva e l’empatia affettiva. L’empatia cognitiva riguarda la capacità di assumere la prospettiva degli altri e comprenderne i pensieri, mentre l’empatia affettiva implica rispondere emotivamente e condividere i sentimenti altrui.

L’empatia affettiva sembra avere un impatto maggiore sulla credenza nelle notizie online rispetto all’empatia cognitiva. Studi recenti suggeriscono che gli individui con elevata empatia affettiva sviluppano una risonanza più coinvolta con i contenuti delle notizie. Questo può aumentare la loro fiducia nelle notizie online e di conseguenza la possibilità di credere a fake news.

Il lettore ora potrebbe chiedersi come sia possibile che un elemento come l’empatia possa aumentare l’esposizione e la maggiore credibilità a false notizia. Questo accade perché l’esposizione a delle notizie può indurre ad un fenomeno noto come contagio emotivo, dove le emozioni degli individui si sincronizzano con quelle espresse nei contenuti delle notizie. Se si lega questo alle caratteristiche delle fake news che le dota di una carica emotiva molto elevata, si crea un perfetto incastro ed una risonanza emotiva che consolida la credibilità dell’informazione. Questo accade in quanto le fake news utilizzano principalmente due emozioni che possono avere impatti emotivi intensi ed immediati, la rabbia e la paura. Queste emozioni sono in grado di attivare risposte empatiche intense e rendere così ogni notizia più convincente. La tristezza sembra invece innescare un meccanismo differente, pare infatti attivare un distanziamento emotivo che sottrae credibilità alla notizia e pertanto è un’emozione poco veicolata dalle fake news.

La domanda che può venire più spontanea a questo punto è quella che porta a chiederci come mai diventa tanto virale qualcosa in grado di farci empatizzare così intensamente con emozioni come rabbia e paura. La risposta sta nel controllo. Seppure in modi differenti, sia la rabbia che la paura sono strumenti di tutela personale. Permettono di attaccare o fuggire da qualcosa in grado di danneggiarci o che può prevalere ingiustamente su di noi. La mente può dunque diventare sospettosa e ricercare tutto ciò che può essere una minaccia, tutto quello che permette di entrare in contatto con le proprie paure e il dolore delle ingiustizie che si possono patire. Lì le fake news donano la possibilità di identificare minacce e nemici facilmente identificabili, subito riconoscibili, situazioni che non sono fuori dal proprio controllo e che dunque donano rassicurazione.

L’empatia gioca un ruolo cruciale nella credenza delle notizie online e per quanto sia uno strumento vitale per la propria vita, può essere sfruttato per diffondere false credenze allo scopo di raggiungere maggiori click, commenti e condivisioni.

Cosa si può fare per preservare la propria sensibilità e se stessi da queste minacce? La conoscenza di sé. Entrare in rapporto più intimo con la propria emotività, comprendere con quali situazioni entriamo più in risonanza emotiva e con quali proprie caratteristiche o vissuti personali hanno fatto eco, permette di riacquisire il controllo verso la possibilità di approcciarsi alle notizie che arrivano nel modo più sano, equilibrato e obiettivo possibile. L’empatia è una dimensione meravigliosa di per sé, è importante prendersene cura e non lasciare che venga sfruttata facendo leva su ciò che è intimo e delicato dentro di noi.

Bibliografia:

Yu, Yifan & Shizhen, Yan & Zhang, Qihan & Xu, Zhenzhen & Zhou, Guangfang & Jin, Hua. (2024). The Influence of Affective Empathy on Online News Belief: The Moderated Mediation of State Empathy and News Type. Behavioral Sciences. 14. 278. 10.3390/bs14040278.

Dott. Giuseppe Cinieri, psicologo clinico e della salute presso Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Adulti, giovani adulti e adolescenti.

www.unastanzaservizi.com