Sabato 09 Settembre la Cerimonia commemorativa per il Capitano dei Carabinieri M.O.V.M. De Tommaso

FB IMG 1694004559670

Sabato 9 settembre p.v., alle ore 18.00, a ottant’anni esatti dal tragico evento in cui perse la vita il Capitano dei Carabinieri M.O.V.M. Orlando De Tommaso, avrà luogo presso il Monumento ai Caduti in Piazza Lorch, una cerimonia commemorativa in suo onore.
La presenza alla commemorazione di codesta spett.le Associazione sarà particolarmente gradita. Al termine della cerimonia commemorativa in piazza Lorch si svolgerà il concerto della Fanfara dei Carabinieri del “X Reggimento Campania” di Napoli.

MOTIVAZIONE MOVM

“Comandante di compagnia allievi carabinieri impegnata per la difesa della capitale, nella riconquista di importante caposaldo che truppe tedesche avevano strappato dopo sanguinosa lotta a reparto di altra arma, mosse all’attacco con slancio superbo, trasfondendo nei suoi giovanissimi gregari grande entusiasmo ed alto spirito combattivo. Dopo tre ore di aspra ed alterna lotta, in un momento decisivo delle sorti del combattimento, per trascinare il suo reparto inchiodato dal fuoco nemico a poche centinaia di metri dall’obiettivo e lanciarlo contro l’ultimo ostacolo, non esitava a balzare in piedi allo scoperto, sulla strada furiosamente battuta, affrontando coscientemente il supremo sacrificio. Colpito a morte da una raffica di arma automatica, cadeva gridando ai suoi carabinieri: “Avanti! Viva l’Italia”. Il suo grido e il suo olocausto, galvanizzando il reparto, lo portarono d’impeto, in una nobile gara di eroismi, alla riconquista dell’obiettivo-Magliana di Roma, 9 Settembre 1943″.

Biografia

Il Cap. De Tommaso Orlando nacque ad Oria (Br) il 16 febbraio 1897, da Giovanni e Francesca Amici; dopo aver conseguito la maturità classica, venne chiamato alle armi nel settembre 1916 ed assegnato al 1° Reggimento Genio. Ammesso alla Scuola Militare di Modena in qualità di allievo ufficiale di complemento, fu nominato aspirante ufficiale nell’aprile 1917; inviato in zona d’operazioni ed assegnato al 265° Reggimento Fanteria “Lecce”, prese parte all’11a battaglia dell’Isonzo. Nominato sottotenente nel luglio del 1917 e tenente nel marzo del 1918, fu congedato nel giugno 1920. L’anno seguente si arruolò nella Regia Guardia e, allo scioglimento del Corpo, transitò nell’Arma col grado di tenente in spe, l’1 febbraio 1923. Resse il comando della tenenza di Tagliacozzo e nel 1930 ottenne un encomio solenne per l’opera di soccorso prestata a Melfi, colpita da terremoto. Trasferito alla Legione di Milano nel marzo 1932, con la promozione a capitano, nel 1937, fece rientro a Roma, alla Legione Allievi permanendovi, salvo una breve parentesi di 8 mesi in cui fu assegnato al Comando Superiore dei CC. RR. dello Stato Maggiore mobilitato, fino alla fatidica data dell’8 settembre 1943, quando comandava la 4a Compagnia del II Battaglione allievi. Nella notte tra l’8 ed il 9 settembre 1943, il II Battaglione allievi carabinieri (13 ufficiali, 47 sottufficiali e 628 allievi e carabinieri) venne inviato nella zona di Roma-Magliana di rinforzo ad altri reparti dell’Esercito che, attestati lungo la via Ostiense, contrastavano l’avanzata dei Tedeschi verso la Capitale. Alle ore 1.30 il Battaglione allievi entrò in contatto col nemico e respinse alcuni tentativi d’infiltrazione, catturando mezzi, armi ed alcuni paracadutisti. Alle 2.00, il Comandante del Battaglione ricevette l’ordine di portarsi sul caposaldo n. 5, al km 7,3 della via Ostiense, per riconquistarlo, in quanto i Tedeschi l’avevano strappato ai Granatieri. Verso le 5.00, il Battaglione, che sino ad allora aveva proseguito quasi indisturbato la lenta marcia di avvicinamento al caposaldo, venne investito da improvviso e violento fuoco nemico, per cui fu costretto a dispiegarsi, con la 4a Compagnia a cavallo della strada. L’azione di copertura delle nostre armi (autoblindo, semoventi) consentì alla 4a Compagnia di avanzare ancora per alcune centinaia di metri, con sbalzi di squadra, e di evitare i tentativi nemici di prendere col fuoco d’infilata il nostro reparto. Verso le 8.00, un violentissimo fuoco nemico bloccò l’avanzata a breve distanza dal caposaldo. Gli allievi carabinieri, anche se non abituati al combattimento, riuscirono a sfruttare la variabilità del terreno per assestarsi sulle nuove posizioni, ma avevano bisogno di un esempio trascinatore che li spingesse a balzare sull’avversario, coprendo d’impeto le ultime decine di metri che li dividevano dai Tedeschi. Il Capitano De Tommaso balzò allora in piedi sulla strada falciata dalle mitragliatrici per trascinare i suoi allievi contro il nemico, ma una raffica lo colpì al viso ed all’addome. Pur se la morte fu quasi istantanea, l’ufficiale ebbe ancora la forza di lanciare grida d’incitamento per i suoi militari che, galvanizzati dall’esempio del loro Comandante, riconquistarono il caposaldo e liberarono i militari italiani catturati in precedenza. Il Capitano De Tommaso fu decorato con la Medaglia d’Oro al V.M. “alla Memoria”: “Comandante di Compagnia allievi carabinieri impegnata per la difesa della capitale, nella riconquista di importante caposaldo che le truppe tedesche avevano strappato dopo sanguinosa lotta a reparto di altra Arma, mosse all’attacco con slancio superbo, trasfondendo nei suoi giovanissimi gregari grande entusiasmo ed alto spirito combattivo: dopo tre ore di aspra ed alterna lotta, in un momento decisivo delle sorti
del combattimento, per trascinare il suo reparto inchiodato dal fuoco nemico a poche centinaia di metri dall’obiettivo e lanciarlo contro l’ultimo ostacolo, non esitava a balzare in piedi allo scoperto, sulla strada furiosamente battuta, affrontando coscientemente il supremo sacrificio. Colpito a morte da una raffica di arma automatica, cadeva gridando ai suoi carabinieri: ‘Avanti! Viva l’Italia’. Il suo grido ed il suo olocausto, galvanizzando il reparto, lo portarono d’impeto, in una nobile gara di eroismi, alla riconquista dell’obiettivo”. Magliana di Roma, 9 settembre 1943. Alla memoria dell’eroico Capitano è intitolata proprio la caserma da cui partì per l’ultima missione, la storica Legione (e Scuola) Allievi Carabinieri di Roma, in via Carlo Alberto dalla Chiesa.