Una piazzetta di Oria sarà dedicata al grande artista e fotografo Ralph Oggiano

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Il Consiglio Comunale approva la mozione presentata qualche mese fa per dedicazione della piazzetta stretta tra Via Trento e Via Martini all’artista Ralph Oggiano. Con tale gesto Senza titolol’Amministrazione comunale di Oria intende ricordare l’emerita figura di Ralph Oggiano, foto ritrattista di pregio nazionale e internazionale, nato ad Oria il 01/02/1903 e deceduto il 06/04/1962.

Storia

Nato nel 1903 da una famiglia di falegnami, anch’egli avrebbe presto seguito quel flusso migratorio che strappò milioni di persone da un’Italia che, da Nord a Sud, vacillava sull’orlo del baratro economico, avara di buone occasioni anche con i suoi figli più talentuosi. Conseguita a Oria la licenza elementare (concentrata in 4 anni sui 6 previsti) e frequentate le Ginnasiali a Francavilla Fontana, Raffaele lasciò la scuola e cominciò a studiare privatamente telegrafia superando un esame che ne attestava le acquisite competenze; ma una certa vocazione artistica non tardò a manifestarsi portandolo a studiare disegno e teatro, campo quest’ultimo in cui si cimentò con successo dirigendo una locale filodrammatica. Emigrato da Oria nel 1920, alla giovane età di 17 anni, in pochi anni Ralph Oggiano diventa uno dei ritrattisti più noti di New York. Il suo lavoro, ispirato dalla corrente del pittorialismo, si caratterizza per la monumentalità della posa del volto umano, raggiunta attraverso un innovativo e magistrale utilizzo della luce.

Quella di Oggiano fu un’ascesa incredibile, soprattutto considerando che il suo primo exploit avvenne proprio negli anni della Grande Depressione: in brevissimo tempo il suo riconosciuto talento – presto affrancatosi dal modello dei maestri grazie a una personale ricerca tecnico-estetica portata avanti con determinazione – gli consentì di passare dalla realizzazione di ritratti-cartolina da 50 cents l’uno a fotografie che gli venivano pagate dai 100 ai 1000 dollari l’una (cifre di enorme rilievo per la prima metà del ‘900). Una fortuna economica che ebbe rapide e prevedibili ripercussioni sul suo stile di vita consentendogli prerogative impensabili in quel grave momento di crisi. Il suo fu un successo che i critici dell’epoca attribuirono alla sua “straordinaria capacità di utilizzare le luci”, “alla incessante ricerca di nuove forme espressive, alle tecniche non ortodosse e alla padronanza dell’obiettivo della sua macchina fotografica”.Grande fu anche l’attenzione mediatica, sia da parte della stampa generalista che di quella di settore, come ad es. i noti magazine di teatro e musica Stage, Musical Courier Musical America, senza contare la presenza di suoi lavori in varie altre pubblicazioni legate al mondo della letteratura, della musica, della danza, del cinema. A coronamente di tale fulmineo successo giunse la nomina, mantenuta per anni, a Presidente del Professional Photography Club di New York, un riconoscimento di straordinaria importanza professionale perché proveniente dai suoi stessi colleghi. Simbolo di coraggio e determinazione, esempio di riscatto sociale, la sua vita rappresenta in maniera emblematica la storia dell’emigrazione pugliese nel mondo, ricalcando i passi di migliaia di italiani partiti dal loro paese natale con una valigia piena di sogni e speranze, alla ricerca di una vita migliore, ma allo stesso tempo privati del conforto e del legame con la propria terra.

Bibliografia Enzo Garoalo